mercoledì 17 luglio 2013

dal pediatra

Vi è mai capitato di vedere della violenza ingiustificata sotto i vostri occhi? Vi è mai capitato che a subire questa violenza fosse vostro figlio? A me si. E ve lo racconto: È venerdi pomeriggio. Miss Buonumore sta maluccia da sabato sera. Al ritorno dal mare io e Daniel la notiamo un po' caldina: 37,3. Uhm. Stanotte non si dorme, pensiamo entrambi. Ma la febbre rimane cosi, bassina e strisciante. La mattina 38. Vabbé, aspetto un altro po'... All'1 siamo a 38,6. E mo mi sa che è meglio dare un antiepiretico. Dato. È domenica. Ci limitiamo a osservare la situazione e a tenerla sotto controllo. Nella notte la febbre arriva a 39,6. Lunedi vado dalla pediatra. Ci conosciamo da tre anni ed è una persona gentile, premurosa, affettuosa con le bimbe. Diagnosi:febbre senza foco. La devo riportare mercoledí mattina. Se ci sono novitá martedi. Ok. Le novità non ci sono. Mercoledi mattina siamo li. La febbre oggi non ha superato i 37,2. Ok, é un virus e sta scemando. Riportala venerdì pomeriggio per un ultimo controllo. Ok. Ed eccomi in ambulatorio. Ma Patricia non c'è. Al suo posto trovo l'altro pediatra del centro, Armando. Armando è stato il primo pediatra di Miss Meraviglia. Armando non ci piacque perché non fu gentile, mai. E per me le maniere sono importanti. Cosí cambiammo medico. Fine della premessa. Armando ci chiama, entriamo. Inizio a spiegargli un po' com'era la situazione. Volevo dirgli dell'esantema che era apparso la sera prima, volevo chiedergli se poteva trattarsi della sesta malattia. Volevo chiedergli se quel tipo di esantema può dare prurito. Ma prima che riuscissi a formulare una ricostruzione almeno parziale degli eventi, Armando mi toglie dalle braccia la piccola Miss e la sdraia sul lettino, e cerca di infilargli un palo in gola per vedere chissaccheccavolo. Cerco di parlare ma mi parla sopra, allora capisco che devo agire e riprendo in braccio la mia piccola Miss che di Buonumore ormai è sprovvista. Calmo il suo pianto. E intanto il pediatra si fa i cavoli suoi, seduto alla scrivania, schiaccia ripetutamente il tasto sinistro del mouse. Gli chiedo di visitare la Miss tenendola io in braccio e mi dice di no. Che cambia? Gli chiedo. E lui mi dice che lui visita con il bino sdraiato sul lettino, da solo. Gli chiedo nuovamente cosa cambia... Mi dice che lui visita così, che se mi sta bene ok, altrimenti me ne posso anche andare. Sono incredula. Gli dico: a volte bisogna essere un po' flessibili per poter fare del proprio meglio. Risposta: o la sdrai o te ne vai. Era venerdì pomeriggio. L'unica alternativa che avevo eramettere mia figlia in macchina e portarla all'ospedale. E stare li tutto il pomeriggio per farla vedere da un medico generico (si perché qui nel paradiso canario se porti tuo figlio all'ospedale non ti vede mica un pediatra... Troppo bello...). E cosi ho sdraiato la Miss. Me ne pento. Amaramente. La paura e non l'amore ha guidato i mie gesti. Mia figlia ha pianto, ha sofferto, si è sentita aggredita, maltrattata, non rispettata. Ripensando a quei minuti infiniti mi si fa l'amaro in bocca e una rabbia contro me stessa e contro le mie paure. Mi chiedo se sarò mai capace di disfarmi di tutti i condizionamenti sociali e familiari che mi spingono spesso ad agire contro il mio sentire. Crescere le mie figlie liberamente, vivere con loro momenti reali, ascoltare le loro esigenze e capirle al di sopra delle circostanze. Acettare le mie sensazioni come portatrici di importanti verità, e non sminuirle riducendole a meri fantasmi emotivi che perturbano il corretto agire materno. Oltre a distruggere il nostro presente, mino la serenitá del futuro delle mie Miss proponendo loro un modello che premia la sfiducia in se stessi. Ho sbagliato. Ho sbagliato per me e per la Miss. Spero di ricordare in situazioni future analoghe la rabbia che sento ora per non aver evitato a mia figlia un dolore inutile. Spero di non cedere alla paura. Spero davvero di credere nell'amore che lega me e le Miss e di rompere il muro della non accettazione del mio sentire. Voglio essere autentica.

3 commenti:

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  2. Cara amica, il nostro sentire appare sempre più in sintonia anche a distanza di km.
    Potrei raccontarti almeno tre o quattro episodi in cui ho provato la stessa rabbia, la stessa paura, la stessa frustrazione.
    Certo che in futuro sarai più pronta a reagire ed a trovare la forza per dire "no" si fa come dico io, certo che in futuro saprai in pochi secondi avere la prontezza di riflessi di pensare ed agire per il meglio.
    Stai sbagliando pero' in una cosa, non é colpa tua!
    Noi sei stata tu inadeguata, o disattenta o non reattiva quando occorreva!!!
    Il mondo sembra essere sempre più pieno di tali soggetti insensibili che esercitano professioni per le quali sono totalmente inadeguati eppure é cosi, la cosa non puo' che rattristarci ma anche metterci sull'allerta.
    Queste esperienze fanno male ma ti rendono più forte stanne certa!
    Non sei stata NON autentica, il mondo é pieno di impostori mascherati, non darti responsabilità che non hai stai solo facendo esperienza
    :))))))))

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    1. Grazie Liliana, le tue parole sono un balsamo prezioso per le mie ferite...!

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